domenica 4 dicembre 2016

IL DISUMANO - La paura della solitudine

IL DISUMANO

RAPPORTI DISUMANI

La paura della solitudine




Sará che sono Disumano...
..ma io sono solo da sempre...e non ho scelto di stare solo, ho solamente scelto di ammettere una relazione con una donna nel caso che mi faccia provare interesse nei suoi confronti, che mi emozioni e che la cosa sia reciproca, poche cose, ma fondamentali che oggi sono una raritá, come giá detto nei capitoli precedenti...

La solitudine é una conseguenza che si comprende nel momento in cui si fa questa scelta, ma é sempre difficile da accettare e forse non la si accetta mai, perché la necessitá di  condividere la propria esistenza intimamente, profondamente, con qualcuno...é un bisogno primario che fa parte di ognuno di noi, continuamente, ogni istante della nostra vita.

Ma la grande maggioranza delle persone, pur di non stare sole, si mettono con qualcuno...e poi quando si stufano si mettono con qualcun altro..con la semplicitá di un cambio gomme..... Ed é triste, si, ma io li capisco, perché rimanendo soli per tutta la vita...come sta capitando a me (e chissá ancora per quanto) il tempo passa e non ti resta nulla, non costruisci niente e non VIVI le emozioni (anche semplici) di cui hai bisogno.

A me manca uscire per una pizza, una passeggiata, un week end o tutto cio' che si fa con una persona con la quale si ha un rapporto intimo, sentimetale, ecc....e questo da la sensazione di non aver mai vissuto, ma piu' passa il tempo e piu' e' difficile rinunciare alla propria sofferta libertá, anche se incontriamo una persona relativamente interessante, perché in ballo c'e' una vita di sacrificio...che non va regalata alla prima persona che ci stuzzica interesse, ma dobbiamo conoscerla...bene....cosa che, al giorno d'oggi é quasi impossibile...data la cultura del fast food.

Da solitari, spesso si cerca di farsi forza denigrando la scelta degli altri, di frequentarsi pur di non rimanere soli...fino al punto di convincerci che siano piú infelici di noi...
Ma la vera infelicitá é rimanere soli per tutta la vita....NON scegliere di condividerla con qualcuno, per evitare di stare soli.
..perché comunque, in quel caso, si vivono esperienze, emozioni, si accumulano ricordi....che, da soli....non si ha modo di condividerne il sapore con nessuno, quindi svaniscono molto piú velocemente...dando quel senso di non aver mai vissuto veramente...

La solitudine é la vera infelicitá, nonostante, con orgoglio, cerchiamo di dare valore a questa scelta.
Chi sta con qualcuno per non rimanere solo....non é felice, ma nemmeno infelice.
E' una sorta di rimedio...a metá strada...
L'unica cosa che va condannata é il fatto che si usino le vite degli altri...per dare senso alla propria.

Chi si accontenta.....dicono...goda.....Peccato che lo faccia a spese degli altri.

Per concludere, posso dire che in questo mondo...l'amore non c'é piu'.

C'é solo interesse...che varia...come il tempo...

...e noi che non rinunciamo a cercare questo raro sentimento, dobbiamo farci forza ed andare a letto ogni notte, da soli, abbracciando il cuscino, con il solito pensiero nella mente...la speranza di incontrare la persona giusta...domani.

                                                                             IL DISUMANO

martedì 22 novembre 2016

IL DISUMANO - RAPPORTI INTERPERSONALI: IL LITIGIO

IL DISUMANO

RAPPORTI INTERPERSONALI

IL LITIGIO



Com'é facile litigare...
C'e' chi dice che sia il sale della vita...io penso che sia solamente qualcosa da evitare.
Andiamo per ordine...
Ogni situazione della vita si puó individuare in diversi livelli e sfumature, come i colori...in base all’intensitá, il momento ed a tutte le altre variabili date dal contesto in cui avvengono…ed il litigio fa parte dei livelli di scontro che ci possono essere tra due o piú persone.
Ovviamente, se volessi analizzare ogni singola sfumatura o variazione i livelli sarebbero infiniti, ma cercando di raggrupparli in grandi fascie di appartenenza, possiamo identificarne i principali.

1)Incomprensione (semplice problema di comunicazione)
2)Discussione (acceso dialogo riguardante vedute diverse su qualcosa, ma che puó portare ad un punto di pace, anche mantenendo le proprie idee)
3)Bisticcio (Scontro verbale, molto rapido che puó nascere da caratteri divergenti, rancori, antipatie, battute falsamente o subdolamente ironiche e si conclude, ma incrina leggermente il rapporto tra i bisticcianti )
4) Litigio (scontro verbale tra due persone, anche legate da relazioni di amicizia o altro, con la possibile presenza di offese reciproche atte a ferire per sfogare la propria rabbia e non a risolvere la questione)
5)Screzio (scontro di spessore, soprattutto tra due o piú persone con vedute o caratteri diversi o tra due persone che non hanno interesse ad avere rapporti l'una con l'altra, ma vogliono far prevalere le loro convinzioni in situazioni specifiche)
6)Combattimento (scontro fisico per far prevalere le proprie idee quando non ci si arriva con il cervello)
7)Guerra (quando ci si scontra allo scopo di eliminare fisicamente gli avversari)
Si puó dire che il litigio sia un punto di riferimento, una sorta di colore primario nella scala degli scontri tra persone che definisce il limite tra pace e guerra, bene e male, giusto o sbagliato, perché quando si litiga, c’é quasi sempre chi ha ragione e chi ha torto, seguendo un ideale civile di convivenza e comunicazione.

Ma a cosa serve litigare? Serve solo a cercare di prevalere sugli altri, in base alle proprie convinzioni, desideri, necessitá, sfizi o pretese…e quando non si riesce ad ottenere ció che si vorrebbe…il litigio diventa comunque utile per liberare la rabbia cerando almeno di appagare il nostro ego a parole (o meglio dire parolacce)

Come ho detto poco fa, c’é quasi sempre chi ha ragione e chi ha torto, ma spesso le persone ragionano solamente dal proprio punto di vista ed in base a ció che ritengono giusto per loro stesse, ecco perché, per risolvere i litigi servirebbe sempre una persona super partes, un giudice esterno che non regoli in base alla giurisdizione, ma in base ad un’etica coscienziosa.


E’ facilmente comprensibile che questo non puó avvenire, ma io son del parere che la coscienza sia la stessa per tutti, (come giá spiegato qui precedentemente “http://ildisumano.blogspot.co.uk/2016/10/il-disumano-tra-coscienza-e-realta.html”) e se l’umanitá imparasse ad ascoltarla ed a seguirla, potremmo utopicamente pensare che non ci sarebbero piú litigi di alcun tipo.

Ma appunto...é solo un'utopia...

                                                          IL DISUMANO

sabato 5 novembre 2016

IL DISUMANO - UOMINI E DONNE: On-Line (l'approccio nell'era di internet)

IL DISUMANO

UOMINI E DONNE
On-line (L'approccio nell'era di internet)



Non dimentichiamo che siamo nel 2016 e sono 20 anni che internet é entrato di prepotenza nelle nostre vite, dissestando molti equilibri che, precedentemente, si erano instaurati anche e soprattutto nelle relazioni sociali.
Ogni invenzione umana che abbia introdotto importanti cambiamenti nella vita delle persone ha anche modificato i rapporti interpersonali, ma se pensiamo all'invenzione della ruota, della luce elettrica, del telefono, della radio o della tv (per dirne alcune), come pensate che possano aver influito a livello sociale? Sicuramente in modo importante.

Internet peró, non é solo un'invenzione materiale, ha aperto le porte su un mondo nuovo, un ambiente sconosciuto da esplorare, una dimensione diversa in cui una persona puó decidere di essere come desidera, puó mentire con piú facilitá, puó comunicare istantaneamente con chiunque, specialmente sconosciuti che potrebbero essere solo un avatar od esserlo a sua volta... puó, quindi, liberare la mente da ogni freno inibitore ed esprimere i propri pensieri, necessitá o lati caratteriali piú profondi.

Ma come si é ripercosso questo cambiamento nella societá, fino a quel momento, abituata ad una sola visione (reale) del mondo?
Un terremoto sociale in piena regola!

All'inizio era visto con diffidenza proprio perché la restrizione mentale della massa non riusciva ad andare oltre all'abitudine e ne snobbava l'utilizzo...
Eravamo in pochi a credere che questo mezzo sarebbe stato parte integrante del nostro futuro.
Son bastati 8/10 anni per sconvolgere la vita delle persone ed ora la gente ci si é tuffata completamente, al punto di dimenticarsi di avere una vita reale.

Vediamo ora...i cambiamenti che internet ha portato in campo relazionale/sociale.

Come ho giá detto nei 3 capitoli precedenti, la coscienza, se ascoltata, dovrebbe consigliarci di renderci disponibili verso gli altri, avere pregiudizi (che io chiamerei "preimpressioni" proprio perché non si deve mai giudicare, per farsi un'idea della persona, per sapere come comportarci) ma conservare l'apertura verso gli altri, essere curiosi, dimostrare interesse, non pensare a corteggiare prima di conoscersi e portare rispetto a tutti.

Ovviamente, oggi non funziona cosí...non serve che lo dica...anche se resta un ideale in cui credo.

On line é anche peggio, perché é un mondo ancora con poche regole e filtri, dove chiunque puó far finta di essere qualcun altro e quasi tutti, oggi, scelgono il mondo virtuale proprio per questa illusione di essere liberi, ma non si rendono conto che questa "LIBERTA' VIRTUALE" li sta schiavizzando e privando di una vera vita, che rinunciano a vivere perché si sentono al sicuro, chiusi nella propria cameretta...

E' proprio questo concetto che, invece che avvicinare le persone...le allontana.

Paradossalmente era piú facile conoscersi quando internet non c'era perché le possibilitá di entrare in contatto con altre persone erano limitate a quelle che potevamo incontrare a scuola, al lavoro, uscendo per locali, facendo sport o altri hobbies quindi tutti avevano interesse a conoscerti anche se non gli interessavi direttamente, perché potevi aprire nuove strade per conoscere nuove persone, altri giri di amicizie, poi magari, conoscendoti cambiavano anche idea su di te, ecc...

Ora come funziona?

Facile! 

Basta un'app! ce ne sono migliaia!!

Tinder, Badoo, Blendr, Lovoo, Two, POF, Moonit, ecc...tutte applicazioni che servono ad entrare in contatto con sconosciuti in qualunque parte del mondo, quindi anche nella tua zona.

Ti connetti ed hai centinaia di foto alle quali puoi attribuire o meno, un apprezzamento, che la persona riceverá e sceglierá se contraccambiare e cominciare a chattare...

Tutta questa disponibilitá fa credere alle persone di poter avere molte possibilitá per conoscere il tipo ideale, ma non é proprio cosi'.

Questo risulta evidente analizzando i pro ed i contro...


PRO:
 
1) vasta disponibilitá di persone raggiungibili
2) possibilitá di scegliere caratteristiche dei profili tipo zona, etá, sesso, ecc...

CONTRO:

1)vieni giudicato solamente dall'apparenza
2)quindi, se non sei super attraente, nessuno o in pochi rispondono
3)questo (ed altro) spinge le persone a fare profili falsi
4)oltre la metá dei profili sono falsi (di persone che fanno finta di essere altre)
5)molti profili sono spam, scam o di truffatori che ti illudono di essere interessati per ottenere qualcosa da te
6)se sei bello/a ti contattano in migliaia, ma soprattutto persone interessate solo al lato sessuale (il pudore, infatti, é il primo freno inibitore che on-line se ne va...)
7)ci sono persone di tutti i tipi, non solo single, é pieno di gente sposata che va on line per tradire
8)on line é facile mentire e riempire le persone di belle parole, bisogna stare attenti a non farsi fregare 
9)tutto questo rende scettiche le persone e prima di ottenere la fiducia di qualcuno, ci vogliono mesi. 
10)Molte persone cercano l'anima gemella on line e si vogliono innamorare o invaghire chattando prima di incontrarsi (assurditá, ma é cosi')
ecc, ecc...

Potrei continuare per molto, c'é una moltitudine di situazioni che si potrebbero analizzare, ma il mondo internet é talmente vasto, che ci vorrebbe un  libro solo su questo, ma non lo voglio scrivere ora:)

Risultato:

Nelle cittá, soprattutto quelle medio piccole, c'é molta meno gente in giro e questo terrore verso gli altri nel mondo virtuale, viene trasfuso nella vita reale in un vortice di paura e malfidenza dal quale solo alcune persone riescono ad uscire, ma son talmente poche che si sentono sole, isolate e si rendono conto che trovare qualcuno con cui condividere la propria vita é un'impresa pressoché impossibile, perché mancano le opportunitá di dialogo e di rapportarsi con persone nuove.

Possiamo dire che PRIMA di internet la gente aveva pochi contatti, ma con l'80/90% di essi si aveva un rapporto partendo da una semplice conoscenza per arrivare ad un amicizia, una storia, un amore o altro....
mentre ORA, la gente trova milioni di contatti on line, ma arriva a conoscerne nella vita reale, una percentuale che fa riflettere...piú o meno lo 0,2/0,3% perché, se va bene...le persone si incontrano, in media, ogni 300/400 contatti...e per fare questo ci vuole tempo....mesi....

...e non é detto che di persona, poi, vi piaciate :))

Pure io ho usato moltissimo la rete e da giovane ci sono pure caduto in qualche tranello, ma l'esperienza insegna...ed io sono un disumano a cui piace provare per capire la realtá e non agire per "sentito dire".

Internet é una grande opportunitá, ma il modo in cui la si sfrutta é completamente sbagliato.

Bisognerebbe che tutti imparassero ad utilizzarlo, conoscendone i pericoli e come difendersi, dopodiché ci vorrebbe un approccio diverso nella ricerca di nuove persone da conoscere, una maggior apertura mentale e disponibilitá a vedersi di persona, nel mondo reale, sfruttare l'on-line per l'immediatezza e la possibilitá di poter contattare qualcuno (quando se ne ha la necessitá), ma evitare di perdersi in lunghi rapporti puramente virtuali.
Prima ci si incontra di persona, meno si idealizzano gli altri e meno si rischia di essere presi in giro, perché guardandosi negli occhi, si capiscono molte piú cose rispetto a delle parole, scritte su uno schermo. 

Quindi auguri a tutti....perché ne abbiamo tutti bisogno...in questo mondo disumano.
 
                                                                                          IL DISUMANO
          


lunedì 24 ottobre 2016

IL DISUMANO: UOMINI E DONNE, Il Corteggiamento

IL DISUMANO

UOMINI E DONNE:
IL CORTEGGIAMENTO



Parlando di corteggiamento, bisogna subito fare una distinzione tra l'IDEALE SUPERFICIALE che si riduce ad essere a puro scopo di sesso, l'IDEALE SINCERO che prevede una conocenza, lunga o breve (questo dipende dal coinvolgimento di entrambi), durante la quale puó nascere attrazione per i lati del carattere, per il modo di pensare o di essere...e l'IDEALE ROMANTICO che prevede, comunque, una disuguaglianza essenziale tra uomo e donna, in quanto, nell'immaginario collettivo, con questa parola si identifica un uomo che vede una bella donna (mai viceversa), se ne innamora ( anche senza averci mai parlato) e fa di tutto per conquistarla...

E come? beh...mandando rose, messaggi d'amore, appostandosi sotto casa per cantarle una serenata, ecc...

cosa che...se la fai oggi...come minimo...ti becchi una denuncia per "stalking"!!!

E' sí, i tempi sono cambiati, la donna si é sempre battuta per ottenere la paritá e nei paesi moderni, si puo' dire che ci sia ancora un po' da lavorare, ma c'é riuscita ed in alcune situazioni (vedi matrimoni e divorzi, figli) é pure molto piú tutelata dell'uomo...


Guai, peró, rinunciare al proprio potere in campo relazionale, perché una donna pretende lo stesso di essere corteggiata e desidera che sia fatto nel modo ROMANTICO!

Quindi, a questo punto, si pone un altra questione, é giusto corteggiare? in che modo?

Corteggiare una donna nel modo SUPERFICIALE solo perché é bella, rende l'uomo bugiardo e ridicolo perché tutto quello che fa é in funzione della conquista, quindi modifica il proprio carattere, nascondendo tutti i propri lati negativi per poi tirarli fuori a conquista avvenuta, a volte il giorno dopo, altre volte dopo anni!

Inoltre, questo corteggiamento falso, dona alla donna il potere della propria bellezza.

Mi spiego...

Piú una donna é bella e piú si ritrova uomini superficiali, attratti dall'esterioritá, interessati alla conquista...ed una donna che si vede ricevere tutte queste attenzioni, si rende conto che puó aspettare, con l'illusione che prima o poi possa arrivare quello che li supera tutti in bellezza fisica, attrazione mentale, capacitá economica, ecc...con il risultato che piú sei bella...e piú rimani sola.

Per questo, le ragazze belle sono difficili da corteggiare...perché hanno molta scelta ed i ragazzi piú profondi, magari meno belli, ma piú capaci di sentimenti veri, arrivano ad un punto che si rendono conto che non vale la pena di farsi sempre umiliare dai "NO" ricevuti giá nella fase che ho trattato nella parte precedente, quella dell'approccio...ed é anche un bene, perché molti ragazzi inizialmente superficiali, cominciano a capire che non devono guardare solo quello.

E' un vortice che porta le donne a cercare sempre qualcosa di meglio e gli uomini a sgomitare per aver successo sugli altri soprattutto mentendo su ció che effettivamente hanno da offrire (materialmente e sentimentalmente).

Capisco che il fattore estetico sia da valutare e che i successi e le sconfitte servano per capire esteticamente quale sia il tipo di persona che "ci possiamo permettere", ma non deve essere uno scan completo del corpo alla ricerca della perfezione...dovrebbe bastare un sorriso, uno sguardo, un particolare che ci attrae particolarmente.

Io, personalmente, cerco molto gli occhi perché in un rapporto, la comunicazione é fondamentale...e sono l'unica parte del corpo che riesce a trasmettere all'esterno tutte le emozioni che vive una persona, ma bisogna imparare ad ascoltarli.

Tornando al corteggiamento vero e proprio...se sia giusto o meno...

Io penso che lo si debba fare solo se abbiamo un reale interesse verso l'altra persona, quindi in modo SINCERO, ma come arrivarci?

Nessuno dovrebbe chiedere attenzioni...ne' uomo ne' donna.

Bisognerebbe solo offrirle...e se sono ricambiate...non smettere.

Le attenzioni non vanno chieste...ma bisogna rendersi disponibili a riceverle, appunto, offrendo le nostre, poi se le attenzioni sono reciproche, allora ci se ne accorge e da quello puó nascere prima di tutto una conoscenza, dopodiché anche un sentimento.

Quando una persona prova un sentimento vero, corteggia in modo SINCERO senza modificare il proprio modo di essere allo scopo di conquistare qualcuno, é semplicemente la prosecuzione di una conoscenza che puó accrescere la complicitá ed il bisogno di uno dell'altra, ma anche no, quindi bisogna sempre essere consapevoli che, perché un rapporto cresca e funzioni, bisogna sentirselo in due, senza pressioni da alcuna delle parti.

Comunque sento spesso dire dalle donne che gli uomini non sono piú in grado di corteggiare...ed in effetti, é vero!

...ma che donne abbiamo oggi?

O per non dare la "colpa" a nessuno...per equitá...che uomini e donne ci ritroviamo nel 2016?

L'uomo vero non corteggia piú...proprio perché cerca una donna vera...e questo e' il "prezzo" da pagare per la donna che tanto ha lottato per l'emancipazione...

Gli uomini veri desiderano un intresse reciproco...

Non ci interessa conquistare una donna...che il giorno dopo preferirá andare da chi offre di piú.

A donne ed uomini veri..interessa poter amare ed essere amati...e mentre oltre 50 anni fa si corteggiava la donna contando sul fatto che poteva innamorarsi della nostra dedizione...oggi non basta...perché la donna media di oggi(ma anche l'uomo medio)non é piú interessata ai bei gesti...ma ad altri valori...che comprendono fisicitá, portafoglio, possibilita' e status.

Ci vorrebbe piú amore e meno interesse materiale...allora gli uomini torneranno a corteggiare con un senso diverso dalla conquista di una notte.

Perché oggi...l'unico modo per riconoscere una donna vera...é non corteggiarla.

Una donna vera non ha paura, non pretende e non sceglie chi la corteggia, ma chi si mostra per com'é.

Poi se si vuole giocare a "uomini e donne"...fate pure, ma non lamentatevi di ció che otterrete :)

Pare che anche solo dimostrare la volontá di conoscersi venga preso come una richiesta di matrimonio...e se la donna in questione ti immagina fin dal primo momento come il padre dei suoi figli...forse ci esci pure a bere un caffe'..ma in caso contrario...non sei preso minimamente in considerazione.

Non interessa piú a nessuno conoscersi...é tutto un mondo basato sull'esterioritá....e le persone che hanno un senso...hanno vita dura. That's all
                                                                                           IL DISUMANO

venerdì 21 ottobre 2016

IL DISUMANO: UOMINI E DONNE, Il primo approccio

IL DISUMANO

UOMINI E DONNE
IL PRIMO APPROCCIO


L'argomento di oggi, apre una serie di articoli dedicati ai rapporti UMANI e proprio per questo, mi fa sentire piú disumano del solito...
Vi parleró di come sono e come dovrebbero essere, dal mio punto di vista da sempre ispirato dalla coscienza, che per me é l'unico Dio. (ma di questo parleró un'altra volta)

Ci son troppe cose da dire sui rapporti uomo/donna, per questo é bene cominciare analizzando separatamente ogni singola situazione, dal primo approccio all'ultimo addio (che presto o tardi, in un modo o nell'altro...arriva sempre).

Quindi ecco la prima situazione in esame, ossia quella piú importante, che fa decidere in pochi istanti, se ci puó essere (o meno) un rapporto di qualsiasi tipo tra due persone...ma che purtroppo, nella societá di oggi, si riduce ad essere una pura questione di attrazione fisica...

UOMINI E DONNE: Il primo approccio.

Partiamo dal singolo individuo, come persona, senza distinguere tra uomo e donna.
Cosa accomuna tutte le persone, per natura? (Per natura intendo il filo logico dell'evoluzione, che non ha niente a che vedere con le scelte dettate da esigenze personali)
L'attrazione per l'altro sesso!
...perché questo é il naturale e fondamentale istinto di sopravvivenza della specie umana che ci inocula il desiderio di accoppiarci per generare nuova vita.

E'evidente che, gia questo, nella societá di oggi, sia qualcosa che vada insegnato, ricordato e fatto ben presente.

Anche il fatto che ora, io mi senta di dover chiarire che non ho nulla contro le scelte sessuali personali di ogni individuo, é indice di un mondo che ha bisogno di un'estrema chiarezza, in tutto, perché ogni parola pué essere travvisata se detta in un modo piuttosto che in un altro o letta da una persona con una certa apertura mentale e capacitá cognitiva piuttosto che da una persona ottusa o troppo estremista.

E cosi' funziona anche il primo approccio con qualcuno che non sa chi siamo, cosa vogliamo, da dove veniamo, ma in base all'apparenza, alle parole che diciamo ed agli atteggiamenti di comunicazione non verbale, veniamo immediatamente paragonati a ció che LORO hanno vissuto, che LORO sanno o molto spesso CREDONO DI SAPERE in base alle informazioni che ricevono dal mondo che li circonda (amici, ambiente, societá, media, ecc.) e dalle loro singole e personali esperienze.

C'é da tener presente che qualsiasi aspetto abbiate o qualunque cosa facciate o diciate, vi scontrerete sempre con il mondo e le esperienze di qualcun altro...che saranno sempre diversi dai vostri

Quindi...quali sono i fattori che entrano in gioco nella possibilitá di interazione tra due persone di sesso opposto?

-Fattori oggettivi, visibili a tutti:
Bellezza, fisicitá, posizione sociale, ostentazione economica, sicurezza di se stessi e felicitá apparente.

-Fattori soggettivi, in ordine temporale di considerazione:
Aspetto fisico, attrazione fisica, libertá personale, pregiudizio, mentalitá, proiezione mentale, paure, valutazione e scelta di apertura o chiusura.

A questo punto, la generalizzazione é dovuta parlando di motivazioni comportamentali di uomini e donne nei confronti dell'altro sesso...condizionate dalle notizie che girano nell'ambiente (area sociale, paese, cittá, nazione) in cui sono immersi.

Bisogna generalizzare, altrimenti non si potrá mai capire la direzione del cambiamento dell'umanitá, che non é sempre quella giusta
(come ho giá detto nel precedente articolo: IL COLORE DELL'UMANITA' )

Da persona romantica quale sono, che sogna l'incontro fortuito con l'amore della propria vita...pensare che oggi, dietro ad un semplice incontro tra due persone ci siano tutti questi fattori da considerare, mi fa perdere decisamente la voglia di credere nella possibilitá di vivere un amore, ma il bello della generalizzazione é che tiene conto del fatto che ci siano le eccezioni...ed é su quelle che ripongo le mie speranze.

Ma prima di arrivare ai sentimenti, fermiamoci al primo approccio, per capire le nostre possibilitá di interazione con persone nuove.

Consideriamo
I FATTORI OGGETTIVI.

Sono quelli che, se li hai, hai molte piú possibilitá di approccio, perché sono tutti fattori che attraggono la maggior parte delle persone perché offrono qualcosa di evidente, immediato, che accende l'interesse come i giocattoli in vetrina fanno con i bambini...
...ma se non li hai, beh, fatti coraggio perché sei giá escluso da una grossa "fetta di mercato" che tende puramente a soddisfare i propri bisogni superficiali, che non usa molto il pensiero e che come valori di vita ha centri estetici, abbigliamento firmato ed un finto sorriso come arma per ottenere dagli altri il piú possibile.
Valutate voi se considerarlo un vantaggio od uno svantaggio...:)

Molto spesso ne basta anche solo uno di questi, per avere successo con un certo tipo di persone.

I FATTORI SOGGETTIVI, li chiamo cosí perché variano da persona a persona, ma seguono un processo ordinato, uguale per tutti.
Infatti il primo contatto, con un'altra persona é visivo, quindi l'ASPETTO FISICO dá le prime informazioni su di noi e vengono elaborate dagli altri in base al livello di "ATTRAZIONE FISICA" che potrebbero avere nei nostri confronti.

Poi, entra in gioco la LIBERTA' PERSONALE e se una persona é single ed interessata a conoscere qualcuno, la via é libera, ma potrebbe essere single non interessata a fare nuove conoscenze, oppure accompagnata, fidanzata o sposata e fedele (molto importante sppecificarlo) ed a seconda dell'apertura sociale che questo rapporto le concede, essere libera o meno di conoscere altre persone.
Il caso in cui una persona non sia fedele, non lo tratto neanche, tanto si capisce.

Successivamente viene creata nella mente un'idea su come potrebbe essere quella persona, in base all'idea, che é giá presente nella nostra mente, di altre persone con aspetto simile e scatta, automaticamente, il PREGIUDIZIO, poi, che una persona gli dia peso o meno, dipende da lei, ma comunque il pregiudizio c'é sempre, altrimenti avere un cervello dotato di memoria, sarebbe inutile.
Il pregiudizio é fondamentale nella conoscenza degli altri e non deve essere inteso in modo negativo, bisogna solo fare attenzione a non attribuirgli troppa certezza.
Il pregiudizio é un aiuto, un consiglio che la nostra mente ci da, per approcciare gli altri nel modo migliore.
Ad esempio, se vedi una donna col velo, il pregiudizio ti suggerisce che sia musulmana, che nella sua vita ci siano determinati valori e principi, quindi eviterai di approcciarti a lei chiedendole di toglierselo per vedere di che colore ha i capelli, ma bisogna sempre considerare il fatto che potrebbe essere anche solamente una persona a cui piace indossare quel capo d'abbigliamento...
oppure...
se vedi una persona che dorme sotto un portico per strada, il pregiudizio ti suggerisce che possa essere un senzatetto e ti consiglia di lasciargli qualche moneta, ma potrebbe anche essere uno che ha fatto seratona la sera prima ed e'svenuto tra i cartoni...
oppure...
se una persona entra nel tuo negozio, il pregiudizio ti suggerisce che potrebbe essere un cliente, quindi ti avvicini chiedendo se puoi aiutarla, ma potrebbe anche essere un rapinatore!

Il pregiudizio, diventa un problema se prendiamo quello che ci suggerisce come veritá assoluta e non siamo aperti alla possibilitá di cambiare opinione...e questo, specialmente nei rapporti interpersonali, é fondamentale, perché dietro ad un'immagine che una persona potrebbe dare, ci sono mondi infiniti da scoprire, sempre diversi e spesso affascinanti.
Il problema é che al giorno d'oggi...il PREGIUDIZIO, unito alla PAURA, alla MENTALITA' ed alla PROIEZIONE MENTALE dell'individuo, innalzano muraglie pazzesche e portoni blindati che rendono molto difficile l'interazione fisica, reale tra due persone che non si conoscono.

Il processo di avvicinamento tra due persone é un percorso ad ostacoli perché ognuno di noi, chi piú, chi meno, si protegge dagli altri attraverso schermi, muraglie, fortificazioni, che assumono varie resistenze in base all'importanza che ognuno dá ai vari livelli di conoscenza tra due persone.
Ogni livello di conoscenza, poi, ha diversi sotto livelli di protezione, quindi per visualizzare meglio il concetto chiameró "PORTONI" i passaggi tra livelli e "MURETTI" i vari ostacoli di ogni livello.
Un po' come nei videogiochi, ogni tot schermi, si arriva al mostro finale e si supera il livello:))

Quindi questi fattori soggettivi, che ognuno valuta per considerare un primo approccio, sono una serie di muretti che vanno oltrepassati, se si vuole arrivare al portone che porterebbe ad un livello successivo, in direzione dell'universo interiore di un'altra persona.

Queste recinzioni concentriche possono essere poche e fragili o infinite ed insuperabili e questo dipende dal proprio livello di comprensione sociale.

Per capirci...
una persona superficiale, che valuta puramente il fatto esteriore, al livello dell'approccio, potrebbe avere attorno a sé uno o piú muretti e potrebbe aprire il portone solo alle persone che l'attraggono fisicamente, economicamente, ecc. e poi non avere altre protezioni negli altri livelli o comunque pochissime altre e facilmente valicabili

Una persona che ha sofferto tanto a causa degli altri, invece, potrebbe avere pochi muretti a livello esterno, aprire a tutti il primo portone concedendo una parola ed un dialogo, ma avvicinandosi a livelli piú interiori innalzare infinite muraglie e portoni blindati, difficili da oltrepassare.

Ma il gioco dei portoni e dei muretti, prevede infinite combinazioni ed ognuno ha la sua.

Purtroppo questo sistema si é venuto a creare a causa di quest'epoca in cui internet ha modificato completamente i rapporti uomo e donna, aumentando esponenzialmente le possibilitá di entrare in contatto (non ho detto "conoscere"), con centinaia di persone in pochissimo tempo e questa opportunitá illude le persone di aver la possibilitá di conoscere quella piú adatta alle loro esigenze, ma proprio per questo motivo, la gente é diventata troppo selettiva, con il risultato che, si entra in contatto, ma ci si conosce sempre di meno nella vita reale...e siamo sempre piú soli, piú spaventati e meno in grado di aprirci agli altri.

                                                                       IL DISUMANO


Prossimamente analizzeró le fasi di corteggiamento...

Aggiornamenti previsti una volta a settimana.

mercoledì 19 ottobre 2016

IL DISUMANO: IL COLORE DELL'UMANITA'

IL DISUMANO

IL COLORE DELL'UMANITA'




Dentro ognuno di noi esiste un'energia, probabilmente creata dall'assorbimento delle emozioni da parte dei nostri 5 sensi.
C'é chi la chiama "Anima", chi la chiama "Spirito", attribuendole significati religiosi, spirituali per rafforzare la propria credenza, ma c'é anche chi, come me, la definisce semplicemente "Coscienza".

Coscienza, in inglese "conscience", molto simile a "conscio", infatti la Coscienza é la percezione interiore di tutte le emozioni e sensazioni che in base al nostro stato mentale vengono elaborate dal nostro cervello, aiutandoci a decidere come agire nel modo piú giusto.

Ci possono essere azioni o reazioni inconscie(involontarie) quando il cervello ricorda una precedente reazione ad una situazione simile e bypassa la coscienza, ma qui considero solo tutte le altre che, invece, ne richiedono la "consulenza".

Di persone che commettono azioni deplorevoli, si dice che siano senza coscienza, ma nessuno ne é privo.
Quello che cambia é il livello di ascolto che ognuno ha nei confronti della propria e quando non si coinvolge la propria coscienza, finisce per atrofizzarsi proprio come capita al corpo.

Quando la coscienza viene ascoltata, invece, ci guida in un processo di purificazione, di miglioramento di noi stessi che si riflette anche nel rapporto con gli altri.

Ma la coscienza ha un colore?
Io penso di si.

Tutti nasciamo con una coscienza chiara e trasparente, bianca e candida, ma fin dal primo istante comincia ad impregnarsi di emozioni che la colorano, inizialmente in modo delicato, quindi il bianco assume diverse sfumature, ma piú il cervello impara ad elaborare le emozioni ed ad attribuire loro un peso, piú questi colori si intensificano al punto che, in alcuni casi, capita che persone particolarmente sensibili, siano in grado di vederli e li chiamano: Aura.

C'e' tutta una scala cromatica che parte da un bianco, trasparente, etereo...che é il simbolo di una coscienza pura, che probabilmente possiamo avere solo una volta nella vita (alla nascita), fino ad arrivare ad un nero cupo, intenso e granitico, di una coscienza totalmente impregnata di emozioni negative e di insegnamenti completamente ignorati.

Nel mezzo ci sono tutti i colori dell'arcobaleno, piú o meno intensi a seconda del livello di ascolto che ognuno ha. 

Il significato di questi colori sono rintracciabili negli studi di cromatologia, parapsicologia ed in ambito spirituale e potete trovarli on line in diverse pagine:

Quindi possiamo dire che il mondo sia un arcobaleno di coscienze in continua evoluzione.

In gioventú accumuliamo colori ed in base alle nostre scelte e predisposizioni mentali, diventiamo piú di un colore piuttosto che di un altro, finché impariamo a capire di piú noi stessi e decidiamo se ascoltare la nostra coscienza per diventare persone migliori o ignorarla preoccupandoci solo di avere il massimo dalla vita, in ogni modo, anche calpestando i diritti degli altri.

Ogni colore esprime il livello emozionale ed attraverso alcune caratteristiche cromatiche si potrebbe intuire il carattere delle persone, ad esempio: 
Bontá e cattiveria sono presenti in ogni colore in base alla percentuale di bianco e nero, mentre purezza ed immoralitá si manifestano con trasparenza o intensitá.

Ma quindi...il colore dell'umanitá, di oggi.....qual é?

Ognuno di noi ha un colore diverso, ma se dovessimo mescolarci, per ottenere un colore di media, per capire il colore dell'umanitá, ho il timore che otterremo una tonalitá intensa di Amaranto tendente al Marrone...e non é decisamente sinonimo di bontá e purezza...

                                                                      IL DISUMANO


venerdì 14 ottobre 2016

TROMBAMICIZIA

IL DISUMANO

I TROMBAMICI

Oggi vorrei riportare uno scambio di opinioni su facebook, in seguito ad un post che parlava della TROMBAMICIZIA.



Mi son sentito di commentare in modo semi ironico, ma dicendo comunque la veritá:
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IL DISUMANO:
Io la vorrei...ma nessuna ha ancora colto questa grossa occasione
IL DISUMANO: Che peccato :(
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A questo punto, insapettatamente, mi arriva questa risposta che mi ha lasciato BASITO. (Non rivelero' il nome per rispetto)
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DONNA DI FACEBOOK:
Ascolta Disumano: essere una trombamica non è niente di positivo! Mi spiego meglio, se riesco: quando due persone non sono SPOSATE ma convivono, x esempio, è un giorno per giorno rinnovare il proprio amore . Perché ogni volta che tornano a casa, è xké hanno voglia di vedere e stare col partner ! Non lo fanno xké legati da quel pezzo di carta! Quindi gli si dice ogni giorno che è importante x noi.
I trombamici è esattamente il contrario! Ogni volta si comunica alla donna: ti uso SOLO X IL SESSO . Non mi interessa se vai con gli altri ( non sono geloso, xké non è con te che voglio invecchiare insieme) . 
Non mi va di andare a mangiare una pizza, o comprare un cellulare nuovo o un paio di scarpe, e nemmeno di andare a un cinemino con te...xké, ricordati, tu non sei mia amica ( visto che con le amiche si va anche a qualche mostra, a ballare o tante cosine cosette insieme) , a cui confido le cose ( o forse sì, ti confido che mi piace un:altra e ti chiedo consigli x conquistarla....la cui cosa fa diventare la donna molto triste ) . 
Praticamente ogni volta lui le comunica che non si innamora di lei, che la usa soltanto . Ogni volta lei viene rifiutata! 
Beh, io la vedo così. Quindi non mi sottometto a fare la trombamica ! ...E neanche l'amante! ( Benché questa seconda ipotesi paradossalmente è più accettabile, xké più o meno devi avere solo la moglie come rivale e spesso e volentieri gli uomini sposati, anche se non hanno le palle x lasciare la moglie, spesso ti amano e sono possessivi e gelosi nei tuoi confronti . Non ti fanno sentire non desiderata! Anzi....quindi fare i trombamici è una situazione di comodo SOLO X l'uomo, così ha la scopata a portata di mano! La donna ci rimette e basta! Xké al 90% si innamora della persona con cui fa l amore!
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IL DISUMANO:
Hei...a parte il fatto che per capire quello che hai scritto...ho dovuto rileggere 10 volte, soprattutto la prima parte parecchio incasinata...mi chiedo: "perche' vedi la cosa come se fosse l'uomo che USA la donna??" Guarda che le cose si fanno in 2... 
Trombamici significa 2 PERSONE che decidono di aggiungere il sesso (NON L'AMORE) all'amicizia!
Finche' non capirete queste cose fondamentali...ogni parere sessista o basato su un'idea distorta della questione, non ha alcun senso.
Stai confondendo la TROMBAMICIZIA con un rapporto tra un UOMO DI MERDA CHE SFRUTTA UNA DONNA CHE STA CON LUI PERCHE' NE E' ATTRATTA E NON HA LE PALLE PER MANDARLO A QUEL PAESE.
Non stai parlando della trombamicizia...ma di un rapporto malato, forse pensando a qualcosa che hai vissuto tu in prima persona o qualche tua amica....e ripeto:" non e' trombamicizia quella".
Svegliatevi donne!!
Finché vi lasciate scopare da gente di merda che non vi vuole nemmeno come amiche...dovete prendervela solo con voi stesse.
Se oltre a questo...poi....dici che preferisci essere l'amante...di un uomo geloso di te anche se non lascia la moglie....c'e', chiaramente, un problema di rispetto verso te stessa. (oltre che verso gli altri)...e per questo...non posso aiutarti e tanto meno posso alimentare il dialogo con te....quindi non mi resta da fare altro che farti tanti auguri....perche' non ci siamo proprio.
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Io ho capito che ci siano tanti problemi in giro, ma perche' la gente non e' in grado di capire il significato delle cose, delle parole e delle situazioni?
Ogni occasione e' buona per essere inopportuni, fuori tema e sfogare i propri disagi interiori.

                                                       IL DISUMANO

mercoledì 12 ottobre 2016

IL DISUMANO (tra coscienza e realtá)


Benvenuti a tutti,
sono "Il Disumano".



Per capire meglio il motivo della mia esistenza ed il significato del mio nome, provate ad immaginare un mondo di pace in cui non ci sia nemmeno bisogno della parola "giustizia" perché andrebbe sempre tutto bene, ovviamente.
Ora paragonatelo a quello in cui viviamo in realtá.
Non vi sale l'angoscia?
A me non piú perché questo pensiero l'ho fatto per la prima volta a 7 anni...quando ho scoperto che Babbo Natale non esiste e lo primo scontro con la realtá mi ha reso sospettoso su tutto il resto.
Poi son cresciuto e continuando a conoscere e capire sempre meglio la realtá ho lasciato per strada moltissime illusioni, sogni e utopie idilliache sul mondo che mi ospita e di cui "dovrei" far parte.
Dico "dovrei" perché la mia esistenza e' su questa terra, ma non mi sento piu' parte di questa umanitá disumanizzata e sempre piú involuta.
Al giorno d'oggi, la parola "uomo" che genericamente identifica la "razza umana" ha perso di valore e dignitá e non é la sola, perché ce ne sono molte altre in crisi d'identitá, come: amore, amicizia, uomo e donna (in senso specifico), veritá, rispetto, ecc.
Per questo non mi sento piú identificato dalla parola "uomo" o "umano", perché ascolto, conservo ed alimento giorno dopo giorno una coscienza che mi guida in tutto quello che faccio, che capisce le mie volontá, i miei desideri e mi consiglia mettendo alla base di tutto il rispetto per gli altri, per il mondo che mi ospita e per ogni animale o cosa che mi circondi.
La stessa coscienza che in molti chiamano "Dio", ma che la mia natura scettica mi impedisce di fare, dato che giá all'asilo...giocavo al "Telefono senza fili" e bastavano 3 passaparola per distorcere il senso della prima....quindi figuriamoci con le storie tramandate nei secoli...
E' pur vero che conservo un'anima sognante perennemente in cerca di un improbabile senso da dare a questa vita terrena che possa andare oltre...ma se davvero ci fosse un'altra dimensione...un altro mondo, un'altra realtá...non penso che la risposta si possa trovare in questa.

Quindi io sono Il Disumano, perché vado contro corrente rispetto alla maggior parte delle persone che son convinte di seguire l'evoluzione facendo quello che fanno gli altri...pilotati da pochi, che guadagnano sulla loro mentalitá da gregge, portando lentamente, ma negli ultimi tempi sempre piú rapidamente, l'umanitá sulla strada dell'involuzione, del degrado, della de-personalizzazione e della vuotezza.

In questo blog diró molte cose sulla gente e sui fatti che accadono...dal mio Disumano punto di vista e siete tutti liberi di dire la vostra.

Spero che ci siano molti disumani al mondo....e se possiamo fare ben poco per cambiare le cose, almeno "stringiamci a coorte" e sentiamoci piú vicini...ovunque voi siate.

Poi...sappiate che considero internet un mezzo per comunicare, per diffondere un pensiero, per velocizzare lo scambio di informazioni, ma la vita vera é fuori di qui.
Quindi passate pure un'ora al giorno attaccati alla vostra finestra sul mondo...ma non dimenticate mai di aprire la porta...e di uscire a viverlo.

Il Disumano