venerdì 21 ottobre 2016

IL DISUMANO: UOMINI E DONNE, Il primo approccio

IL DISUMANO

UOMINI E DONNE
IL PRIMO APPROCCIO


L'argomento di oggi, apre una serie di articoli dedicati ai rapporti UMANI e proprio per questo, mi fa sentire piú disumano del solito...
Vi parleró di come sono e come dovrebbero essere, dal mio punto di vista da sempre ispirato dalla coscienza, che per me é l'unico Dio. (ma di questo parleró un'altra volta)

Ci son troppe cose da dire sui rapporti uomo/donna, per questo é bene cominciare analizzando separatamente ogni singola situazione, dal primo approccio all'ultimo addio (che presto o tardi, in un modo o nell'altro...arriva sempre).

Quindi ecco la prima situazione in esame, ossia quella piú importante, che fa decidere in pochi istanti, se ci puó essere (o meno) un rapporto di qualsiasi tipo tra due persone...ma che purtroppo, nella societá di oggi, si riduce ad essere una pura questione di attrazione fisica...

UOMINI E DONNE: Il primo approccio.

Partiamo dal singolo individuo, come persona, senza distinguere tra uomo e donna.
Cosa accomuna tutte le persone, per natura? (Per natura intendo il filo logico dell'evoluzione, che non ha niente a che vedere con le scelte dettate da esigenze personali)
L'attrazione per l'altro sesso!
...perché questo é il naturale e fondamentale istinto di sopravvivenza della specie umana che ci inocula il desiderio di accoppiarci per generare nuova vita.

E'evidente che, gia questo, nella societá di oggi, sia qualcosa che vada insegnato, ricordato e fatto ben presente.

Anche il fatto che ora, io mi senta di dover chiarire che non ho nulla contro le scelte sessuali personali di ogni individuo, é indice di un mondo che ha bisogno di un'estrema chiarezza, in tutto, perché ogni parola pué essere travvisata se detta in un modo piuttosto che in un altro o letta da una persona con una certa apertura mentale e capacitá cognitiva piuttosto che da una persona ottusa o troppo estremista.

E cosi' funziona anche il primo approccio con qualcuno che non sa chi siamo, cosa vogliamo, da dove veniamo, ma in base all'apparenza, alle parole che diciamo ed agli atteggiamenti di comunicazione non verbale, veniamo immediatamente paragonati a ció che LORO hanno vissuto, che LORO sanno o molto spesso CREDONO DI SAPERE in base alle informazioni che ricevono dal mondo che li circonda (amici, ambiente, societá, media, ecc.) e dalle loro singole e personali esperienze.

C'é da tener presente che qualsiasi aspetto abbiate o qualunque cosa facciate o diciate, vi scontrerete sempre con il mondo e le esperienze di qualcun altro...che saranno sempre diversi dai vostri

Quindi...quali sono i fattori che entrano in gioco nella possibilitá di interazione tra due persone di sesso opposto?

-Fattori oggettivi, visibili a tutti:
Bellezza, fisicitá, posizione sociale, ostentazione economica, sicurezza di se stessi e felicitá apparente.

-Fattori soggettivi, in ordine temporale di considerazione:
Aspetto fisico, attrazione fisica, libertá personale, pregiudizio, mentalitá, proiezione mentale, paure, valutazione e scelta di apertura o chiusura.

A questo punto, la generalizzazione é dovuta parlando di motivazioni comportamentali di uomini e donne nei confronti dell'altro sesso...condizionate dalle notizie che girano nell'ambiente (area sociale, paese, cittá, nazione) in cui sono immersi.

Bisogna generalizzare, altrimenti non si potrá mai capire la direzione del cambiamento dell'umanitá, che non é sempre quella giusta
(come ho giá detto nel precedente articolo: IL COLORE DELL'UMANITA' )

Da persona romantica quale sono, che sogna l'incontro fortuito con l'amore della propria vita...pensare che oggi, dietro ad un semplice incontro tra due persone ci siano tutti questi fattori da considerare, mi fa perdere decisamente la voglia di credere nella possibilitá di vivere un amore, ma il bello della generalizzazione é che tiene conto del fatto che ci siano le eccezioni...ed é su quelle che ripongo le mie speranze.

Ma prima di arrivare ai sentimenti, fermiamoci al primo approccio, per capire le nostre possibilitá di interazione con persone nuove.

Consideriamo
I FATTORI OGGETTIVI.

Sono quelli che, se li hai, hai molte piú possibilitá di approccio, perché sono tutti fattori che attraggono la maggior parte delle persone perché offrono qualcosa di evidente, immediato, che accende l'interesse come i giocattoli in vetrina fanno con i bambini...
...ma se non li hai, beh, fatti coraggio perché sei giá escluso da una grossa "fetta di mercato" che tende puramente a soddisfare i propri bisogni superficiali, che non usa molto il pensiero e che come valori di vita ha centri estetici, abbigliamento firmato ed un finto sorriso come arma per ottenere dagli altri il piú possibile.
Valutate voi se considerarlo un vantaggio od uno svantaggio...:)

Molto spesso ne basta anche solo uno di questi, per avere successo con un certo tipo di persone.

I FATTORI SOGGETTIVI, li chiamo cosí perché variano da persona a persona, ma seguono un processo ordinato, uguale per tutti.
Infatti il primo contatto, con un'altra persona é visivo, quindi l'ASPETTO FISICO dá le prime informazioni su di noi e vengono elaborate dagli altri in base al livello di "ATTRAZIONE FISICA" che potrebbero avere nei nostri confronti.

Poi, entra in gioco la LIBERTA' PERSONALE e se una persona é single ed interessata a conoscere qualcuno, la via é libera, ma potrebbe essere single non interessata a fare nuove conoscenze, oppure accompagnata, fidanzata o sposata e fedele (molto importante sppecificarlo) ed a seconda dell'apertura sociale che questo rapporto le concede, essere libera o meno di conoscere altre persone.
Il caso in cui una persona non sia fedele, non lo tratto neanche, tanto si capisce.

Successivamente viene creata nella mente un'idea su come potrebbe essere quella persona, in base all'idea, che é giá presente nella nostra mente, di altre persone con aspetto simile e scatta, automaticamente, il PREGIUDIZIO, poi, che una persona gli dia peso o meno, dipende da lei, ma comunque il pregiudizio c'é sempre, altrimenti avere un cervello dotato di memoria, sarebbe inutile.
Il pregiudizio é fondamentale nella conoscenza degli altri e non deve essere inteso in modo negativo, bisogna solo fare attenzione a non attribuirgli troppa certezza.
Il pregiudizio é un aiuto, un consiglio che la nostra mente ci da, per approcciare gli altri nel modo migliore.
Ad esempio, se vedi una donna col velo, il pregiudizio ti suggerisce che sia musulmana, che nella sua vita ci siano determinati valori e principi, quindi eviterai di approcciarti a lei chiedendole di toglierselo per vedere di che colore ha i capelli, ma bisogna sempre considerare il fatto che potrebbe essere anche solamente una persona a cui piace indossare quel capo d'abbigliamento...
oppure...
se vedi una persona che dorme sotto un portico per strada, il pregiudizio ti suggerisce che possa essere un senzatetto e ti consiglia di lasciargli qualche moneta, ma potrebbe anche essere uno che ha fatto seratona la sera prima ed e'svenuto tra i cartoni...
oppure...
se una persona entra nel tuo negozio, il pregiudizio ti suggerisce che potrebbe essere un cliente, quindi ti avvicini chiedendo se puoi aiutarla, ma potrebbe anche essere un rapinatore!

Il pregiudizio, diventa un problema se prendiamo quello che ci suggerisce come veritá assoluta e non siamo aperti alla possibilitá di cambiare opinione...e questo, specialmente nei rapporti interpersonali, é fondamentale, perché dietro ad un'immagine che una persona potrebbe dare, ci sono mondi infiniti da scoprire, sempre diversi e spesso affascinanti.
Il problema é che al giorno d'oggi...il PREGIUDIZIO, unito alla PAURA, alla MENTALITA' ed alla PROIEZIONE MENTALE dell'individuo, innalzano muraglie pazzesche e portoni blindati che rendono molto difficile l'interazione fisica, reale tra due persone che non si conoscono.

Il processo di avvicinamento tra due persone é un percorso ad ostacoli perché ognuno di noi, chi piú, chi meno, si protegge dagli altri attraverso schermi, muraglie, fortificazioni, che assumono varie resistenze in base all'importanza che ognuno dá ai vari livelli di conoscenza tra due persone.
Ogni livello di conoscenza, poi, ha diversi sotto livelli di protezione, quindi per visualizzare meglio il concetto chiameró "PORTONI" i passaggi tra livelli e "MURETTI" i vari ostacoli di ogni livello.
Un po' come nei videogiochi, ogni tot schermi, si arriva al mostro finale e si supera il livello:))

Quindi questi fattori soggettivi, che ognuno valuta per considerare un primo approccio, sono una serie di muretti che vanno oltrepassati, se si vuole arrivare al portone che porterebbe ad un livello successivo, in direzione dell'universo interiore di un'altra persona.

Queste recinzioni concentriche possono essere poche e fragili o infinite ed insuperabili e questo dipende dal proprio livello di comprensione sociale.

Per capirci...
una persona superficiale, che valuta puramente il fatto esteriore, al livello dell'approccio, potrebbe avere attorno a sé uno o piú muretti e potrebbe aprire il portone solo alle persone che l'attraggono fisicamente, economicamente, ecc. e poi non avere altre protezioni negli altri livelli o comunque pochissime altre e facilmente valicabili

Una persona che ha sofferto tanto a causa degli altri, invece, potrebbe avere pochi muretti a livello esterno, aprire a tutti il primo portone concedendo una parola ed un dialogo, ma avvicinandosi a livelli piú interiori innalzare infinite muraglie e portoni blindati, difficili da oltrepassare.

Ma il gioco dei portoni e dei muretti, prevede infinite combinazioni ed ognuno ha la sua.

Purtroppo questo sistema si é venuto a creare a causa di quest'epoca in cui internet ha modificato completamente i rapporti uomo e donna, aumentando esponenzialmente le possibilitá di entrare in contatto (non ho detto "conoscere"), con centinaia di persone in pochissimo tempo e questa opportunitá illude le persone di aver la possibilitá di conoscere quella piú adatta alle loro esigenze, ma proprio per questo motivo, la gente é diventata troppo selettiva, con il risultato che, si entra in contatto, ma ci si conosce sempre di meno nella vita reale...e siamo sempre piú soli, piú spaventati e meno in grado di aprirci agli altri.

                                                                       IL DISUMANO


Prossimamente analizzeró le fasi di corteggiamento...

Aggiornamenti previsti una volta a settimana.

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